LA SICILIA DELLA COSTA PIU’ SELVAGGIA: DA MARSALA A SCIACCA

La costa occidentale della Sicilia che va da Marsala a Sciacca è particolarmente attraente. Il perché lo si può scoprire seguendo l’itinerario che segna la più selvaggia delle coste siciliane, quella più vicina all’Africa. È proprio per questo motivo che questa terra è così arida, ma solo in apparenza. Qui, infatti, sono concentrati i vigneti da cui viene estratto il vino liquoroso più conosciuto della zona, il Marsala.

In bicicletta, percorrendo la pista ciclabile che costeggia tutta la laguna, ci si può soffermare a visitare le Saline. Canali, vasche, sale e mulini a vento compongono l’ambiente della Riserva Naturale Isole dello Stagnone che si estende tra lo sperone di Punta San Teodoro e Capo Lilibeo. Di mattino presto, quando il sole non è ancora a picco, si può prendere il battello che in poco più di dieci minuti porta a Mozia, colonia fondata dai Fenici e una delle basi commerciali più importanti del mondo antico.

L’isola fu acquistata agli inizi del Novecento dall’archeologo Joseph Whitaker che iniziò gli scavi che riportarono alla luce molti reperti. John Woodhouse, altro inglese, creò il vino liquoroso che prende il nome dalla città. Questa località tipicamente mediterranea offre tantissimo: più di 2.000 anni di storia, spazi verdi, musei ed edifici storici, centro storico animato con tanti locali con terrazze per godersi il sole, lunghe spiagge di sabbia, kitesurf, windsurf ed immersioni nelle splendide acque che bagnano anche le isole Egadi. Marsala, il punto più occidentale della Sicilia, sorge sulle rovine dell’antica città punica di Lilibeo. Nell’VIII secolo venne ribattezzata Marsa Allah (Porto di Dio), ma fu grazie a Garibaldi e alle camicie rosse che entrò nella storia del Risorgimento. Molto particolare è la facciata del Duomo intitolato a San Tommaso Becket di Canterbury, che ha mantenuto il suo originario aspetto barocco, da non perdere è il Museo degli Arazzi che custodisce otto drappi fiamminghi del XVI secolo. A meno di venti chilometri dalla città, si trova la spiaggia di Torre San Teodoro. A Mazara del Vallo, quasi una medina, particolare è il canto del muezzin, che cinque volte al giorno richiama i fedeli alla preghiera e riecheggia tra i vicoli della kasbah e si confonde con il suono delle campane della Chiesa di San Francesco. Il Porto è il cuore pulsante della città ed è un luogo molto animato dove approdano le barche dei pescatori. Selinunte, non è solo il parco archeologico più grande d’Europa, ma è una città in divenire e una città ancora da riportare alla luce. La sua fama è stata finora soprattutto legata alle testimonianze dell’architettura templare che costituiscono, insieme con le strutture grandiose di fortificazione, il grande richiamo del parco.

La Riserva Naturale Foce del fiume Belice e dune limitrofe rappresenta un territorio costiero di eccezionale interesse naturalistico e si estende per circa 5 km tra Marinella di Selinunte e Porto Palo di Menfi. L’area protetta è caratterizzata da un importante ambiente umido ricco di vegetazione ripariale e palustre e luogo di sosta e nidificazione per molte specie di uccelli. Molto suggestive sono le dune modellate dal vento e dalle piante. A metà strada tra Selinunte e la Valle dei Templi di Agrigento, Sciacca regala un’immagine da cartolina con le case addossate le une alle altre dai colori vivaci affacciate sul porto.

Si parte da Piazza Scandaliato e ci si può perdere nel groviglio di strade alla ricerca degli edifici più eleganti. Il saliscendi di scalinate che conducono nella parte bassa della città rivela la maestria degli artigiani nella lavorazione della maiolica: vasi colorati, pannelli murali e scalinate decorate da maioliche vestono la città in un festoso gusto rinascimentale.

 

Area di sosta camper

Campeggio Il Giardino dell’Emiro
Via Rocca di Mezzo (laterale di via Stelvio), Mazara del Vallo TP – tel. 3394050901

Lilybeo Village
C.da Bambina, 131 B/bis Marsala TP – tel. 0923 998357